Cosa fare con l’alimentazione?
La modalità con la quale ci alimentiamo può essere di grande aiuto per prevenire i malesseri stagionali, per alleviare la fase acuta e assicurare un corretto recupero. Oggi vorrei parlarvi di come sia possibile attraverso l’alimentazione ridurre le infezioni che interessano il tratto respiratorio superiore che conducono a raffreddore, tosse, mal di gola, malessere generale, influenza, mal di testa.
I ricercatori della Auckland University hanno condotto una meta-analisi (ovvero un mega studio che raccoglie al suo interno i risultati di molti altri studi precedenti relativi all’argomento in questione) alla ricerca di flavonoidi naturali capaci di ridurre le infezioni del tratto respiratorio superiore in adulti sani (1). Il primo semplice consiglio è quello di mangiare a colori.. quante volte avrete sentito questo semplice consiglio, ma come attuarlo in pratica? Non è indispensabile inserire ogni giorno tutti e cinque i colori, che ricordo sono arancione-giallo, rosso, bianco, verde, blu-viola, ma cercare di ciclizzarli nella nostra alimentazione grazie all’utilizzo pluri-quotidiano di vegetali stagionali. Difatti è inutile mangiare le melanzane a gennaio solo per assicurarci la quota di colore blu-viola, le melanzane acquistate adesso saranno veramente povere di antocianine (molecole antiossidanti che caratterizzano la colorazione viola della buccia) poiché la verdura sarà stata cresciuta forzatamente attraverso l’utilizzo di sostanze chimiche che la avranno impoverita delle sostanze benefiche ricercate.
Parallelamente non lasciamoci ingannare da messaggi pubblicitari subliminali che offrono un’alternativa in capsule. La supplementazione di vitamine e sali minerali in pasticca non ha lo stesso effetto sull’uomo dell’introduzione di questi microelementi attraverso gli alimenti. La causa di questa differente risposta risiede probabilmente nell’effetto sinergico di molte altre molecole contenute nell’alimento intero (2).
Assicurandosi un’adeguata dose di tutti gli elementi essenziali rendiamo il nostro sistema immunitario forte e capace di un’appropriata risposta agli attacchi esterni ai quali viene esposto. Per fare questo il secondo consiglio è quello di utilizzare i prodotti così come spontaneamente la natura ce li offre: poco lavorati e raffinati, locali così che il lasso di tempo dalla raccolta alla tavola sia il minore possibile a garanzia di un prodotto maggiormente ricco di sostanze facilmente deperibili come antiossidanti, vitamine e minerali.
Nell’articolo sopracitato gli elementi più rilevanti per migliorare il sistema immunitario sono risultati:
-quercetina o alimenti ad alto contenuto di quercetina come mela, cipolla tè, vino rosso, agrumi, prezzemolo, salvia, olio d’oliva, uva, ciliege scure e frutti di bosco scuri come mirtilli e more.
- estratti o succhi di mirtilli e/o supplementi o altri alimenti contenenti proantocianidine e antocianine, come le patate dolci, riso nero, cavolo rosso, cipolla rossa, ravanelli, fagioli neri e ovviamente la frutta di colore rosso, blu e viola (come i mirtilli)
-estratti di larice e/o supplementi di arabinogalattani che possono essere trovati in piccole quantità in una grande varietà di alimenti incluse carote, ravanelli, pere, mais, grano e pomodori;
-tè verde e/o supplementi contenenti epigallocatechinagallato (EGCG) e teanina, i quali hanno numerosi effetti benefici, come incremento dell’ossidazione dei grassi, aumento dell’attenzione e velocità di reazione.
Lo studio riporta come l’utilizzo degli alimenti sopracitati durante tutto il corso dell’anno determini una riduzione del numero di giorni di malattia significativo, addirittura del 40%.
Ma c’è un’altro elemento, costantemente alla ribalta della cronaca per la sua azione sull’organismo, che sembra svolgere un ruolo protettivo contro le infezioni del tratto respiratorio superiore: il colesterolo. Si non avete letto male, ho scritto proprio colesterolo! In seguito all’osservazione di una riduzione del colesterolo plasmatico durante varie infezioni, un gruppo di ricercatori cinesi ha condotto uno studio nell’anno appena concluso (2016) per capire il suo effetto (3). Lo studio ha evidenziato come la supplementazione di 600 mg di colesterolo giornaliere (grazie a tuorli d’uovo) per 10 giorni in pazienti ricoverati per infezioni polmonari determinava un miglioramento della severità della malattia, un miglioramento dello stato nutrizionale e un miglioramento della prognosi. Per eliminare qualsiasi fattore confondente il gruppo di controllo ha assunto un supplemento di vitamina A, visto il suo riconosciuto ruolo protettivo in infezioni varie.
A proposito della differenza tra l’utilizzo di alimenti interi e supplementi questo elemento avrà contribuito a fare la differenza nello studio appena menzionato e in che misura? A questa domanda purtroppo non è possibile ad oggi rispondere, tuttavia risulta ancora una volta evidente quanto sbagliata sia stata in passato la demonizzazione del colesterolo, lipide tanto importante per l’organismo sotto molti punti di vista.. da oggi sappiamo anche per proteggerci contro alcune infezioni.
Bibliografia:
1) Somerville, Vaughan S., Andrea J. Braakhuis, and Will G. Hopkins. “Effect of Flavonoids on Upper Respiratory Tract Infections and Immune Function: A Systematic Review and Meta-Analysis.” Advances in Nutrition: An International Review Journal 7.3 (2016): 488-497
2) Eberhardt, M. V. et al, Antioxidant activity of fresh apples, Nature, 22 june 2000, vol 405.
3) Wang, Jia, and Zhong-xin Hong. “Cholesterol Supplement can Alleviate the Severity of Pulmonary Infection of Patients with Hypocholesterolemia.” Journal of Food and Nutrition Research 4.3 (2016): 131-136.